“I sogni sono la mia realtà, un mondo meraviglioso in cui mi piace stare”, canta Richard Sanderson nella celebre canzone Reality, al centro del film di culto Il tempo delle mele.
Nella scena più iconica del film, Mathieu, il protagonista maschile, si avvicina a Vic nel corso di una festa mettendole un paio di cuffie sulle orecchie: con questo gesto la isola dalla realtà per portarla in un luogo fatto di sogni e atmosfere nostalgiche, evocate dalla musica lenta e avvolgente. Nella mostra “It’s my party” l’artista Agnese Spolverini fa qualcosa di molto simile con ciascun* di noi: ci seduce con le sue installazioni per trasportarci in un vortice di sensazioni ambivalenti, come solo le migliori feste (tristi) sanno fare.
In occasione di Artefiera e di Art City 2022, Collettivo Goo presenta quattro installazioni di Spolverini negli spazi di Senape Vivaio Urbano. Intimità e dualità, insieme ad uno straniamento impalpabile quanto piacevole, legano i diversi lavori, che catturano lo sguardo dell* spettator* attraverso forme e colori ammalianti per poi svelarsi lentamente.
La mostra si apre con l’installazione a parete “Non sono stata qua”, un ossimoro concettuale e visivo, frutto di un momento di ribellione infantile, attraverso cui l’artista esplora il tema dell’assenza e, viceversa, le implicazioni della presenza nell’era dell’ipervisibilità.
“Tengo un peso en el alma que non me deja respirar” (2019) è un cuore scintillante dal titolo volutamente grottesco che drammatizza con ironia un conflitto interiore tra leggerezza e senso di oppressione. Anche “Question n.1” (2017) propone un simile gioco tra forma e intenzione, intrecciando un linguaggio apparentemente intimo e autentico con elementi più ambigui e meccanici. “La Boum” (2020), infine, ci trasporta nel tempo mitico dell’adolescenza. Riprendendo il titolo originale del film Il tempo delle mele, Spolverini ci invita ad una festa privata, collocata in uno spazio-tempo che non ci appartiene totalmente, ovvero quello degli anni Ottanta, ma che è parte del nostro immaginario collettivo. Un periodo pieno di contraddizioni che trascende le generazioni per diventare il simbolo di un benessere ormai lontano, una “adolescenza alla fine del mondo”.
Complessivamente le opere di Spolverini ci seducono, ci prendono in giro, ci fanno divertire e ci coinvolgono in prima persona. I lavori dell’artista trovano origine da ricordi personali e momenti di sperimentazione con diversi media e linguaggi per ironizzare su desideri e ansie collettive, spesso rifacendosi ad una più ampia impossibilità – molto millennial – di immaginare un futuro praticabile, sospesi tra il mito di un passato pieno di opportunità e la realtà della crisi permanente in cui ci troviamo a vivere. It’s my party (and I’ll cry if I want to).
Un ringraziamento speciale a tutto il team di Senape Vivaio Urbano.
Grazie di cuore ai nostri generosi sponsor Tipografia Asterisco e Vanilia & Comics.
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La mostra è visitabile nei seguenti giorni:
13 maggio ore 18.30 vernissage con visita guidata
14 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22
- 16.30 visita guidata
- dalle 19.30 dj set a cura di Bech
15 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30